martedì 9 dicembre 2014

Acido retinico , Vitamina A da studi clinici possono ridurre notevolmente le rughe. Scopriamo come


L’acido retinoico o tretinoina o anche detta retin-A non è altro che la versione acida della vitamina A o reticolo


Prodotti a base di questo acido hanno ricevuto diversi riconoscimenti per quanto riguarda l’inversione degli effetti di invecchiamento della pelle, nella riduzione di rughe e nell’eliminazione di macchie scure. L’acido riduce l’olio della pelle presente nelle ghiandole sebacee e nei follicoli piliferi. Oltre ciò aumento lo spessore dell’epidermide e stimola la deposizione di nuovo collagene.

Acido retinoico




L’acido retinoico è un nutriente di cui il nostro corpo ha bisogno per funzionare correttamente. Alcuni esperti affermano che la sua importanza sia dovuta al forte legame con il sangue ed il midollo osseo e per di più questa sostanza è essenziale per la riparazione ed il ringiovanimento della pelle, proprio per questo motivo è comunemente utilizzato in molti prodotti ad uso esterno per il trattamento della pelle e per la cura dei problemi legati ad essa quali ad esempio l’acne o la psoriasi ed inoltre è un ingrediente comune in moltissime creme anti-invecchiamento; per finire nell’elencazione delle sue buone qualità, il suo uso è consigliato anche per la guarigione di ferite.
Una forma ossidata di vitamina A che spesso è comunemente conosciuta come retin-A è in altre parole semplicemente un altro modo di chiamare l’acido retinico. 
La tretinoina, l’isotretinoina e l’adapalene sono tutti acidi retinoici che sono spesso vengono prescritti come trattamenti dell’acne. 
Essi sono usati per la cura della pelle ed in particolare per la cura di punti neri, acne non infiammatoria ed acne nodulare. 
L’azione è dovuta ad un potente agente esfoliante che elimina l’acne riducendo le dimensioni della ghiandola sebacea ed allo stesso tempo aprendo i pori chiusi della pelle e quindi prevenendo questi inestetismi ricorrenti. 
L’utilizzo di acido retinoico sulla pelle è ottimo anche per combattere problemi quali l’acne rosacea anche detta semplicemente rosacea, caratterizzata dal rossore del viso, da arrossamenti e macchie che non favoriscono di certo l’aspetto estetico della pelle. L’acido retinoico applicato sulla pelle ha dimostrato l’efficacia della sua benefica azione nel trattamento di problemi di questa natura. L’acido retinoico è diventano uno dei prodotti più utilizzati nell’azione di miglioramento della pelle. 
Il retinolo, di per se è debole per quanto riguarda il rinnovamento cutaneo, ma ha un forte potere sulla ripartizione delle cellule, sulla produzione di collagene ed elastina della pelle, tutti processi che peggiorano con l’avanzare dell’età in tutti i soggetti.
Un’applicazione quotidiana di una crema con solo lo 0,05% di acido retinoico è in grado di fornire risultati davvero sorprendenti se utilizzato durante un arco di 6 mesi. Altro problema relativo alla pelle e che è possibile trattare con l’acido retinoico riguarda la psoriasi che è in altre parole una malattia cutanea metabolica caratterizzata da una rapida ed anomala crescita delle cellule che rendono la pelle squamosa. 
L’assunzione di retinoidi per via orale, è consigliata per il trattamento di questo problema sin dal 1970, quando furono avviate le prime cure con queste sostanza, ed ancora oggi il trattamento risulta essere valido data la sua efficacia. 
In particolare per la cura della psoriasi si sfruttano le qualità di acidi retinoici quali: acitretina, isotretinoina ed etretinato; tra questi l’acitretina è il più potente acido che spesso riesce ad agire quando altri farmaci non risultano efficaci per il trattamento della psoriasi ed in particolare della psoriasi eritrodermica, pustolosa e la psoriasi a placche.

Acido retinoico contro le rughe e gli inestetismi cutanei


L’acido retinoico è ideale per combattere diversi segni di invecchiamento della pelle come le rughe, l’iper-pigmentazione ed inoltre è in grado di tonificare la pelle ruvida ed irregolare dovuta ad un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti (raggi UVA e UVB) del sole, danno noto anche come “foto-danno”. 
In generale l’azione delle creme con acido retinoico consiste nella rimozioni delle cellule morte e nella sostituzione della pelle danneggiata con una pelle che risulta più liscia ed uniforme; l’acido favorisce inoltre la sintesi del collagene e contribuisce dunque nel rendere la pelle più soda e con meno rughe, redistribuendo allo stesso tempo il pigmento della melanina.
L’utilizzo dei retinoidi topici è diventato maggiore anche sotto un punto di vista clinico, dal momento che spesso l’acido retinoico è utilizzato per aiutare la guarigione di ferite chirurgiche: la tretinoina accelera notevolmente il processo di guarigione della pelle segnata da ferite o danneggiata in generale ciò è dovuto al fatto che l’acido aiuta nella produzione di nuove cellule cutanee ed inoltre di collagene e quindi nella riparazione in generale della pelle.
Anche se gli effetti collaterali conseguenti all’uso di queste creme sono davvero minimi, ciò non vuol dire che debbano essere dimenticati del tutto così come spesso avviene. 
I possibili effetti collaterali conseguenti all’uso di acido retinoico comprendono una lieve irritazione della pelle che può raggiungere livelli di irritazione più alti, desquamazione temporanea, rossore, comparsa di vesciche oppure un aumento permanente della sensibilità della pelle. 
I farmaci a base di acidi retinoici non possono pertanto essere assunti da chiunque, ad esempio sono da escludere i soggetti che assumono farmaci fotosensibilizzanti come tiazidici, tetracicline, fluorochinoloni, fenotiazine e sulfamidici. 
L’irritazione della pelle è uno dei più rilevanti inconvenienti legati all’acido retinoico; essa può raggiungere livelli gravi a meno che venga trattata adeguatamente con cortisone o corticosteroidi.

Negli ultimi anni il mercato ha iniziato ad offrire prodotti a base di acidi retinoici sempre migliori rispetto all’originale retin-A. Tali miglioramenti sono dovuti alla presenza di elementi quali il retinolo che è in altre parole derivato dalla vitamina A: si tratta in particolare di molecole come palmitato retinile e propionato retinile. 
Entrambe le molecole agiscono sulla pelle allo stesso modo, anche se le aziende cosmetiche spesso vendono prodotti a base dell’una e l’altra molecola come se fossero prodotti con effetti completamente diversi tra di loro. 
Il retinolo viene aggiunto a creme idratanti ed oli e serve come umidificante per la pelle, attirando l’acqua verso l’epidermide. Una piccola quantità di retinolo può anche essere convertito sulla pelle in acido retinoico, che in altre parole è l’agente biologicamente attivo per il rinnovamento della pelle. 
Dal momento che il sistema immunitario diminuisce con il tempo la sua forza, il retinolo incrementa la sua importanza poiché aiuta a riparare la pelle nelle persone con più di 45 anni, o in ogni caso nei casi in cui il sistema immunitario perde la sua normale azione nell’organismo. 
Il retinolo diminuisce la ripartizione eccessiva di collagene ed elastina della pelle. Tuttavia, per il retinolo sono stati definiti anche delle possibili conseguenze negative, poiché una quantità di retinolo eccessiva sulla pelle, potrebbe causare nelle persone più giovani, al di sotto dei 25 anni, problemi d’acne. 
Fortunatamente, oltre questi problemi, il retinolo non provoca altro genere di gravi danni sulle persone. L’uso di retinolo nelle creme per la pelle, è in generale sicuro, se usato con moderazione. Una crema per la pelle con lo 0,1% del retinolo contiene approssimativamente 500 unità di retinolo per grammo. 
Per darvi un’idea: utilizzando 2 grammi di crema al giorno, il corpo assume 1.000 unità di vitamina A. la dose ideale di retinolo da assumere giornalmente non deve superare le 10.000 unità.

Creme e prodotti a base di acido retinoico (tretinoina)


L’acido retinoico è venduto nelle farmacie sotto prescrizione medica. 
L’uso topico di quest’acido non è infatti da sottovalutare, basta una minima variazione nella concentrazione acida a provocare danni o irritazioni alla pelle. 
La forza tipica di creme con tretinoina varia tra lo 0,025 e l’1%, ma alcuni studi hanno affermato che non è necessaria una percentuale superiore a quella dello 0,025% dal momento che livelli di acido più alti portano esattamente agli stessi risultati, ma con una maggiore irritazione cutanea. 
Per pelli sensibili, pertanto è sconsigliato l’utilizzo di una crema con una concentrazione di tretinoina  eccessivamente alta. 
L’uso topico di questa tipologia di creme migliorano l’aspetto della pelle sino ad un massimo di un anno. Per concludere sono sufficienti piccole quantità di creme o prodotti topici a base di acidi retinoici è ciò è dovuto alla sua forte efficacia.

Adesso che sapete tutte le proprietà del Acido retinoico non vi rimane che chiedere alla Vostra Estetista di Fiducia una crema adatta a Voi , oppure trovare prima un ottima estetista che vi consigli nella scelta:



fonte: www.inerboristeria.com

lunedì 17 novembre 2014

Botulino , Stop a Ipersudorazione e Zampe di Gallina... ma si applica in Gel

ROMA. Un nuovo botulino in gel, da applicare direttamente sulla cute e che non richiede il ricorso alle classiche punturine


Questa una vera e propria rivoluzione nei trattamenti estetici che potrebbe arrivare a breve, ipoteticamente già tra un anno e mezzo, e che avrà due ambiti di utilizzo specifici: servirà per correggere le zampe di gallina e contrastare la sudorazione eccessiva, per la quale si richiedono dalle 30 alle 50 iniezioni. 



A delineare questa novità il presidente Aiteb (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino) Massimo Signorini. «Sono in fase di sviluppo nuove formulazioni di tossina botulinica, che in futuro sarà disponibile in forma liquida, pronta all'uso, e in formulazione per uso topico, da applicarsi direttamente sulla cute evitando l'uso degli aghi- spiega Signorini- quest'ultima formulazione troverà impiego prevalentemente per le zampe di gallina, una zona in cui tra la pelle e il muscolo non c'è l'ostacolo del grasso, e per le iperidrosi, cioè le sudorazioni eccessive.


Si tratta di un prodotto americano che è in fase di approvazione presso l'Fda (Food and Drug Administration) l'iter è già in fase avanzata». «Anche la tossina botulinica già pronta all'uso,
sotto forma di fiale, sarà un'importante novità- sottolinea il presidente Aiteb- metterà al riparo il paziente da eventuali errori di diluizione e sarà un vantaggio per i medici meno esperti. 


C'è poi un altro importante fattore da considerare: il medico attualmente diluisce la tossina botulinica liofilizzata e deve poi utilizzarla in tempi molto brevi, mentre il prodotto liquido pronto all'uso ha una durata di un anno o due anni



 Nel frattempo, per chi ama i ritocchini al viso, il nuovo must è dato da una sinergia sempre più stretta tra filler e botulino. «Prima questi trattamenti dovevano essere fatti a distanza di almeno 15 giorni uno dall'altro, mentre ora si possono unificare nella stessa seduta.

Prima il filler, che riempie solchi, rughe e volumi 'svuotati' poi, lasciando riposare per un po', si può passare al botulino, che corregge le rughe rilassando i muscoli e dona un'espressione più serena al viso» spiega Marina Rizzo, specialista in odontoiatria, ortodontista e medico estetico a Roma.
 

Seno più grande senza chirurgia , ma solo per 24 Ore ....

Arrivano direttamente dagli Stati Uniti quelli che potrebbero essere definiti i "seni temporanei". 



L'idea è venuta al dottor Norman Rowe, un chirurgo plastico di New York, che ha inventato una soluzione salina unita ad additivi (già usati in ambito medico) in grado di aumentare il volume del décolleté per 24 ore. Solo nel 2013, negli Stati Uniti l'intervento più richiesto (circa 1.773.584 operazioni riuscite) è stato proprio l'aumento del seno.

Secondo Norman Rowe, questo rivoluzionario (e temporaneo) décolleté ribattezzato Instabreast si rivolge a tutte quelle donne che vorrebbero rifarsi il seno ma nutrono dubbi sull'intervento, così come a tutte coloro che vogliono sfoggiare un décolleté invidiabile solo per le grandi occasioni


Sarà dunque possibile guadagnare da una coppa a una coppa e mezzo ma senza un cambiamento radicale, permettendo così al gentil sesso di riflettere e abituarsi all’idea di un nuovo seno senza cambiamenti permanenti.

Il dottor Rowe ha affermato alla Abc: "È possibile usare modelli tridimensionali o mettere l'impianto nel reggiseno, ma sentire come cambia il loro peso e vedere come sarebbe vivere con dei seni nuovi è tutta un'altra cosa. 

La mia idea è quella di dare a tutte una taglia in più per 24 ore, una soluzione perfetta per le donne che non hanno tempo di introdurre impianti". 



Ma non è l'unica novità: "Instabreast è una procedura non invasiva - afferma il medico sul proprio sito internet - I clienti possono concludere tutta l'operazione in meno di un'ora: la procedura richiede infatti tra i 15 ed i 20 minuti massimo ad intervento". 

Ad oggi sono già due le pazienti che hanno deciso di sperimentare la tecnica prima di decidere di sottoporsi all'intervento decisivo. 

Una di loro è Amanda Sandlers, consulente d'immagine molto famosa negli States, che ha avuto modo di provare l'Instantbreast per ben due volte e che in proposito ha affermato: "Una volta l'ho fatto per un evento, un'altra per una vacanza. Vorrei poterlo fare sempre".

Ma Rowe guarda anche avanti: "L'ingrandimento del seno non è l'unica applicazione possibile. Gli uomini potrebbe volerla usare per aumentare il volume dei pettorali o dei polpacci". 


Inoltre, il chirurgo starebbe sviluppando anche un impianto mammario che, prima di "sgonfiarsi", arrivi a durare circa due-tre settimane

Attualmente la "procedura Instabreast" è al vaglio dell'Agenzia per gli alimenti e i medicinali statunitense e, secondo alcuni esperti, non sarebbe totalmente priva di rischi. Jen Ashton, chirurgo plastico statunitense, ha affermato alla ABC News: "Ogni apertura della pelle, che sia un taglio vero e proprio o una semplice iniezione, può provocare danni come ematomi, danneggiamenti dei nervi o infezioni". 

 Un rischio che, se sommato agli attuali alti costi (si parla di una cifra che oscilla tra i 2500 e i 3500 dollari, l'equivalente dei nostri 2000-2800 euro) potrebbe non ancora convincere proprio tutte.

fonte: https://it.notizie.yahoo.com

lunedì 10 novembre 2014

Chirurgia Estetica e Medicina ecco le tendenze 2014 - 2015




Risultati naturali, sicurezza e tempi di recupero rapidi: ecco che cosa chiedono le donne che si sottopongono a interventi di chirurgia e medicina estetica.

Questo è quanto emerso durante il 16° Congresso Internazionale Imcas che si è svolto a Parigi dal 30 gennaio al 2 febbraio 2014 e che ha visto la partecipazione di ben 4.500 professionisti provenienti da 80 Paesi differenti.

Sempre amatissimi e molto richiesti i tradizionali interventi chirurgici a cui vanno però ad affiancarsi anche tecniche di medicina estetica poco invasive e dai risultati ottimali.

Il mercato della bellezza insomma non conosce crisi: il 2013 ha infatti segnato un aumento del 7.3% (con 4,6 miliardi di spesa) per quanto riguarda le richieste e le previsioni di crescita nel 2014 sono di un ulteriore 7.2% per un giro di affari di 4,9 miliardi di euro.

Come sottolinea il dott. Sergio Noviello, Presidente della SIMOE – Società Italiana Medici Chirurghi ed Operatori dell’Estetica – e Direttore Sanitario della Divisione di Medicina e Chirurgia di Milano Estetica: “Il mercato della bellezza si dimostra estremamente dinamico, nonostante la crisi e, accanto ai tradizionali interventi di chirurgia estetica (mastoplastica additiva, liposcultura, addominoplastica, lifting, blefaroplastica i più richiesti per le donne; liposuzione, rinoplastica e blefaroplastica per gli uomini) si stanno facendo sempre più strada soluzioni meno invasive come filler, tossine botuliniche e acido ialuronico, laser co2 frazionato, platelet rich plasma, biorivitalizzazione.

Secondo le statistiche della ASAPS (American Society of Aesthetic Plastic Surgery), se nel 1997 la chirurgia batteva la medicina per 55 a 45, nel 2012 la tendenza si è invertita con un 83,29% di trattamenti di medicina estetica a fronte di un 16,72% di chirurgia”.



Le donne quindi non rinunciano a trattamenti professionali per dire addio alle rughe, un problema principalmente femminile, e dimostrare qualche anno in meno, ma preferiscono evitare procedure troppo invasive e con lunghi tempi di recupero.

Gli interventi più richiesti dalle donne e dagli uomini italiani, secondo i dati Asaps, sono i filler di acido ialuronico, il botox, tecnica ormai sicura che registra un incremento dell’8%, la biorivitalizzazione cutanea e infine il laser, utile per dire addio a macchie, discromie e tatuaggi.

La previsione per il 2014 vede in pole position due trattamenti di ultima generazione. Tra i più richiesti infatti troveremo il lipofilling, che permette di aumentare il volume del seno o dei glutei e ridefinire i contorni del corpo in modo naturale utilizzando il tessuto adiposo del paziente.

“Dopo decenni di utilizzo clinico, che hanno prodotto una vasta e positiva letteratura scientifica internazionale”, spiega il dott. Noviello, “sono stati fugati tutti i dubbi relativi ai possibili rischi dell’utilizzo del grasso autologo e oggi il tessuto adiposo è riconosciuto come un filler sicuro ed affidabile, anche in distretti delicati come la regione mammaria”.

Richiestissimo sarà anche il tonic lift, una biostimolazione cutanea con fili riassorbibili. “Questa tecnica viene impiegata in caso di lassità cutanea o perdita di tonicità di viso, collo, braccia, interno cosce, e glutei”, spiega Sergio Noviello, “Attraverso aghi sottilissimi si introducono fili di PDO (Polidioxanone), un medical device già utilizzato in chirurgia da molti anni.

Un elementare sistema meccanico consente all’ago, una volta penetrato nella cute, di depositare all’interno del tessuto il filo stesso, per ottenere un effetto di stimolazione della proliferazione di collagene e di sostegno ai tessuti con effetto liftante.

L’efficacia del trattamento è visibile 2-3 settimane dopo l’impianto”.


Fonte: http://www.tantasalute.it